Esiste una grande varietà di volatili e di necessità dietetiche: la suddivisione in granivori, insettivori (o veri e propri carnivori: rapaci), frugivori e nettarivori, non riflette la realtà perchè spesso gli uccelli in natura si adattano bene - a seconda delle necessità e al periodo - ad una mescolanza tra i regimi alimentari indicati. La differenza, quindi, è essenzialmente tra il regime alimentare seguito in natura (peraltro malconosciuto) e quello proposto in cattività (per cui la scelta è a totale discapito dell'uomo). In cattivitàl'alimentazione degli insettivori, dei frugivori o i nettarivori, cosi come per gli animali acquatici, risponde di solito ai fabbisogni dei soggetti;mentre, quella dei granivori presenta la maggior parte dei problemi, poichèil solo uso dei semi (come spesso avviene) propone una dieta carente e mal equilibrata. Larazionedeve infatti contenere il10-15% di proteinedi buona qualità (portate al 20% durante il periodo di crescita, riproduzione e muta) e un4-5% di lipidi(portati al 10-15% in crescita, riproduzione e muta):una dieta esclusivamente a base di semi di girasole apporta carenze multivitaminiche e un 50% di lipidi!
In generale, quindi, la dieta (parlando soprattutto di Psittacidi) dovrebbe comporsi di:
Estrusi e/o pellettatiche dovrebbero costituire dal 50 al 90% della razione: spesso sono difficili da far accettare al pappagallo (può essere utile all'inizio somministrali insieme al succo di frutta di mela o pera).
Frutta e verduradi buona qualità vanno date con regolarità e varietà: preferire frutta tropicale (ma mai l'avocado, potenzialmente letale! ) e particolarmente colorata (poichè più stimolante e ricca di nutrienti).
Semi di cereali e oleaginose e/o legumi germinati o cotti:ormai si sconsiglia il classico metodo di germinazione dei semi per l'eccesiva carica di batteri e funghi, preferendo ammollare i semi per una notte in acqua ben pulita, scolarli al mattino e metterli per 1-2 minuti nel forno a microonde alla massima potenza (questo garantisce la sterilizzazione dei semi, mantenendone inalterata l'appetibilità). I semi così preparati possono far parte della dieta dei soggetti che non accettano bene gli estrusi (stando attenti al possibile incremento di proteine che l'eccessivo uso comporta).
Una modesta quantità di semidi buona qualità può rientrare nella razione: più come premio che come apporto dietetico.
L'integrazione mineral-vitaminicava fatta solo se indispensabile e per brevi periodi (ricordarsi sempre della lampada UVB per i soggetti non al sole!)
L'uso di alimenti umani o di scarti alimentari della tavola è fortemente da scoraggiare!
Più in particolare , la dieta in pratica dei volatili differisce in base alla specie. Tralasciando i rapaci, gli sturnidi, i columbidi e gli anatidi (per cui la dieta è meno problematica) e volendo indicare l'alimentazione dei soli uccelli da gabbia più comuni, bisogna grossolanamente suddividere:
GliPsittacidi granivori (e frugivori), quali ilpappagallo del Senegal, ilcenerino, leamazzoni, iparrocchetti, learee i cacatua:estrusi e/o pellettati, frutta e verdura, pochi semi (miscela di 70% di cereali e 30% di oleosi) e pochissime noci e mandorle.
GliPsittacidi frugivori, quali gliecletto: essenzialmente frutta, bacche, verdura, miscela di semi (scagliola, avaena, riso integrale e girasole).
GliPsittacidi nettarivori, quali ilorie ilorichetti: nettari (naturali o ricostituiti), polline, fiori, frutti, bacche, verdura, semi germinati, camole della farina (solo nel periodo della riproduzione), ed eventualmente farine lattee al miele o acqua e miele.
Ipiccoli Psittacidi, quali gliondulati, lecalopsittee i parrocchetti australiani: miscela di semi (scagliola, miglio bianco e rosso, avena decorticata con aggiunta girasole solo per i grossi parrocchetti), spighe di panico, semi germinati, verdura (insalata, cicoria, senecio, carote, ecc), frutta (mela, ecc) e pastoncini (solo durante il periodo riproduttivo e della crescita).Discorso a parte vogliono gli inseparabili: miscela di semi (miglio, scagliola, avena, niger, canapa, girasole), spighe di panico, bacche (piracanta, ecc), frutta e verdura, semi germinati, ed eventulamente camole della farina (nel periodo riproduttivo).
I Canarini: l'alimentazione è costituita essenzialmente da unamiscela di semi(composta da scagliola, miglio, avena decorticata, lino, canapa, ravizzone) e dapastocinirealizzati con biscotto e uovo (somministrati 1-2 volte a settimana); raccomandata è anche la somministrazione diverdura(centonchio bianco, cicoria, senecio, ecc) efrutta(mela). La miscela di semi differisce a seconda se il canarino è di forma e posizione (scagliola 75%, ravizzone 10%, avena decorticata 20%) o di colore (scagliola 73%, ravizzone 10%, niger 10%, avena decorticata 5%, lino 2%, con aggiunta di integratori rinforzanti il colore). I canarini sono dei grandi "pasticcioni" che sparpagliano molti semi sul fondo della gabbia e che non consumano più.
Altri piccoli esotici, qualiDiamante mandarino o Gould, ventre arancio,napoleone tessitore,guance arancio,paddae l'usignolo del Giappone:miscela di semiper piccoli volatili (panico in spighe, riso integrale per il padda, e semi cotti o germogliati),verdure(centonchio bianco e senecio) efrutta (mela). Possono essere proposti anche estrusi per piccoli esotici, e insetti e camole della farina soprattutto per l'usignolo giapponese.