Anche se buona parte le antropozoonosi possono essere evitate da ognuno di noi utilizzando il buon senso e le normali norme igieniche.
In quanto organismi viventi, interagiamo ogni giorno con altri, più o meno microscopici, che ci circondano. Molteplici sono, quindi, le possibili zoonosi: ci limitiamo a ricordare quelle che secondo l'OMS risultano essere le "ri-emergenti":
- I parassiti sono quelli che maggiormente riguardano i nostri beniamini, sia essi interni (echinococcosi, trichinellosi, toxocariasi con la sindrome da larva migrans viscerale), che esterni (cheyletiellosi); alcuni dei quali addirittura trasmettono un "parassita del parassita", vero responsabile della patologia (ehrlichiosi, borreliosi per la malattia di Lyme, rickettiosi per la febbre bottonosa e quella Q).
- I miceti o funghi, responsabili di patologie più o meno sistemiche in relazione al sistema immunitario dell'ospite (Microsporum canis, ecc).
- I protozoi, per i quali si sta avendo una vera e propria "escalation": criptosporidiosi, leishmaniosi, toxoplasmosi.
- I batteri, per i quali gli antibiotici sono sempre meno efficaci (recente è l'allarme circa l'utilizzo più parsimonioso di questi ultimi per evitare l'insorgenza di ceppi resistenti): il bacillus anthracis, la brucellosi, la campylobatteriosi, la clamidiosi, l'E.Coli 0157, la listeriosi, la yersiniosi, le leptospirosi, la salmonellosi, la tubercolosi e la tularemia.
- I virus, infine, sembrano recentemente farla da padrone: il ritorno della rabbia, la febbre emorragica (Bunyaviridae), l'influenza aviaria, il Nipah virus (paramyxoviridae), il Marburg virus ed Ebola (filoviridae) e tutte le nuove meningiti, come i Menangle virus e la West Nile Disease.