Servizi - Clinica Veterinaria Mevania

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Servizi aggiuntivi:
La clinica fornisce sia consigli e materiale cartaceo per un'educazione di base equilibrata e corretta dei propri cuccioli, che indicazioni riguardo i migliori addestratori per corsi educativo-lavorativi (obbedienza, difesa, guardia) o ludico-sportivi (caccia, ricerca del tartufo, agility dog)...


La Clinica fornisce, per i clienti della struttura, un servizio di consulenza sulla toelettatura (accorciamento del pelo e lavaggi terapeutici) in caso di particolari stati patologici (seborrea, piodermiti, atopia, allontanamento di sostanze nocive o micosi) o in caso di fenomeni infestivi (parassiti esterni comuni, demodicosi e miasi)...


Una corretta e sana alimentazione degli animali sin da cuccioli è estremamente importante per prevenire malattie dismetaboliche e patologie intercorrenti. A tal fine sono state messe a punto negli ultimi decenni diete commerciali atte a soddisafare le diverse esigenze in base alla taglia, all'età e addirittura...



Addestramento:
La clinica fornisce sia consigli e materiale cartaceo per un'educazione di base equilibrata e corretta dei propri cuccioli, che indicazioni riguardo i migliori addestratori per corsi educativo-lavorativi (obbedienza, difesa, guardia) o ludico-sportivi (caccia, ricerca del tartufo, agility dog).
Bisogna sempre ricordare nell'educare il proprio animale che:
  1. Un soggetto educato è quello che intrattiene un ottimo rapporto prima di tutto con il proprietario, e che l'educazione del proprio animale inizia da quando viene portato a casa: non è mai troppo tardi per cominciare.
  2. L'addestramento deve essere breve, ma regolare: almeno una volta al giorno e in una zona tranquilla, senza distrazioni.
  3. Aumentare progressivamente il tempo delle sessioni d'addestramento: all'inizio bisogna limitarla a non più di 5 minuti;poi, col crescere della motivazione del soggetto, il tempo verrà aumentato, ma mai oltre la mezz'ora continuativamente.
  4. Bisogna utilizzare solo ed esclusivamente la tecnica di addestramento con rinforzo positivo: ossia premiare il soggetto con cibo ed elogiarlo ogni volta che obbedisce a un comando.
  5. Il cibo che premia deve essere diverso e più appetitoso (ma sempre idoneo, come biscotti per cani o dentalstick) di quello utilizzato normalmente nella razione: la ricompensa golosa di un premio speciale costituisce una parte importante del programma di addestramento.
  6. Non bisogna eccedere nel premiare l'animale: i bocconcini devono essere tanti, ma molto piccoli (se sazio, smetterebbe!).
  7. Ogni comando deve essere ripetuto una o al massimo due volte: se il soggetto non esegue correttamente, ricominciare da capo senza spazientirsi.
  8. Non iniziare mai una sessione di educazione quando si ha fretta o si è nervosi: è importante non sgridare mai il proprio animale se sbaglia un esercizio (l'indifferenza è la peggior punizione), ma bisogna distrarlo e premiare solo i suoi successi.


Toelettatura:
La Clinica fornisce, solo per i clienti della struttura, un servizio di toelettatura (accorciamento del pelo e lavaggi terapeutici) solo per particolari stati patologici (seborrea, piodermiti, atopia, allontanamento di sostanze nocive o micosi) o per fenomeni infestivi (parassiti esterni comuni, demodicosi e miasi). E' possibile, inoltre, usufruire della possibilità, in seguito a stati patologici pregressi e/o cronici (cardiopatie, insufficienze renali, leishmaniosi, Fiv-Felv, ecc) e/o problematiche comportamentali (ansie da separazione e/o di varia natura, comportamenti aggressivi, ecc) che la struttura ha di tenere a pensione (senza interrompere eventuali terapie a lungo termine, e sotto controllo medico) i vari soggetti: sia in box esterni che interni con spazio ricreativo comune e diete personalizzate.


Alimentazione:
Una corretta e sana alimentazione degli animali sin da cuccioli è estremamente importante per prevenire malattie dismetaboliche e patologie intercorrenti. A tal fine sono state messe a punto negli ultimi decenni diete commerciali atte a soddisafare le diverse esigenze in base alla taglia, all'età e addirittura alla razza dei nostri begnamini. Questo tipo di alimentazione facilita la somministrazione dell'alimento, limitando gli abusi (sempre se si rispettano le dosi indicate) e fornendo i giusti apporti mineral-vitaminici per una crescita armonica; nel contempo viene incontro alla sempre più pressante esigenza di dispendio di tempo dei nostri giorni, che una dieta casalinga richiederebbe per la sua preparazione. Ciò non toglie, comunque, che una dieta non commerciale, se debitamente preparata ed integrata nei microelementi, possa ampiamente soddisfare i fabbisogni e il gusto dei nostri amici a quattro zampe.
In tal senso, la clinica fornisce un ampio ventaglio di consigli atti ad identificare il mangime commerciale migliore o la dieta casalinga più appropriata per i pazienti: sia in condizioni patologiche che fisiologiche e in base, soprattutto, all'età dei soggetti.
Se, infatti, importanti sono i componenti della dieta, altrettanto lo sono le modalità di somministrazione e gli alimenti da evitare. A tale proposito si consigliano alcune regole elementari per una corretta alimentazione:
  1. Le dimensioni dello stomaco e il fabbisogno calorico dei soggetti varia con l'età: con la crescita aumenta il primo e diminuisce il secondo. E' buona norma, quindi, somministrare il cibo dilazionandolo durante l'arco della giornata secondo il seguente schema: fino a 3 mesi, in 4 pasti al dì; dai 3 ai 6 mesi, in tre pasti; dai 6 ai 12 mesi, ridurli a 2 e da adulto è consigliato mantenere i due pasti giornalieri, adottandone uno solo se non è possibile diversamente.
  2. Si consiglia di pesare settimanalmente i propri cuccioli e una volta al mese gli adulti, al fine di adeguare la dose alimentare e di prevenire il rischio dell'obesità, condizione predisponente a molteplici patologie, quali diabete, alterazioni endocrine ed epatiche e muscolo-scheletriche.
  3. E' buona norma effettuare un eventuale cambiamento alimentare in modo graduale, nell'arco di 7 - 10 giorni (sostituendo in percentuali sempre maggiori il vecchio alimento con il nuovo) in modo da evitare il rischio di disordini all'apparto digerente.
  4. Non dare mai avanzi della tavola: potrebbe trasformare il nostro amico in un soggetto dai gusti difficili, alterando oltretutto - anche in maniera significativa, il giusto apporto calorico, e causando, come nel caso di ossa, patologie ostruttive all'apparato digerente, che necessitano di terapie medico-chirurgiche.
  5. Le modalità di somministrazione del cibo sono importantissime al fine di evitare fraintendimenti socio-comportamentali nel gruppo familiare. In natura, infatti, il capo-branco (leggi famiglia) mangia per primo e indisturbato dai componenti gerarchicamente inferiori: il consiglio pertanto è di somministrare la razione al nostro amico dopo il nostro pasto. Per lo stesso motivo è cattiva abitudine dar da mangiare all'animale quando si è seduti a tavola o dalle proprie mani: potrebbe richiederlo insistentemente solo in tali condizioni o addirittura rubarlo dalla tavola o dalle mani. Il cibo non deve diventare, inoltre, merce di scambio o di compensazione dei nostri sensi di colpa: non dare mai cibo come rituali di partenza o rientro a casa.
Un accenno particolare per ciò che riguarda due fenomeni alimentari in costante crescita, sia nell'uomo che negli animali domestici, vogliamo darlo a proposito dell'allergia e dell'intolleranza alimentare. Seppur infatti i sintomi possono essere identici (prurito, arrossamenti cutanei, dimagrimento e diarrea): la prima rappresenta un'esagerata reazione del sistema immunitario nei confronti di alcune particelle alimentari (allergeni), e quindi basta una singola molecola dell'alimento incriminato per scatenare una violenta reazione; mentre nella seconda, il sistema immunitario non è coinvolto, e la gravità dei sintomi è correlata alla quantità dell'ingrediente responsabile assunto (un esempio è l'intolleranza al lattosio). Entrambe necessitano di correzioni dietetiche o dell'assunzione diete particolari.
 
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