Le dimensioni del terrario devono essere proporzionate all'animale/i contenuto: per i serpenti è auspicabile che possano allungarsi completamente; per le specie arboricole (camaleonti), i rami di albero disposti nel terrario possono aumentare il volume (il terrario dovrà essere quindi più alto che che largo), rispetto alle specie terrestri o scavatrici (più largo che alto). Il substrato del terrario poi dovrà essere il più essenziale possibile (l'igiene del terrario è la cosa più importante): la sabbia è sconsigliata (tranne che per le specie deserticole), a vantaggio di corteccia, argilla espansa, ghiaia o del semplice cartone. L'arredo dovrà parimenti essere semplice, poco numeroso, facile da pulire e da smontare: le piante in plastica sono da preferire a quelle vere. Dovrà essere inoltre commisurato alle abitudini della specie ospitata: offrire nascondigli per i rettili "timidi" (coperture), possibilità di esercizio agli arboricoli (rami) e di effettuare bagni per i rettili idrofili, o prevedere anche (nel caso di serpenti e lucertole) ostacoli (roccie o pietre) per facilitare la perdita della pelle durante la muta.
Un discorso particolare vogliono la temperatura, l'umidità e l'illuminazione:
Temperatura: Per ogni specie sono state definite una TMP (temperatura media preferita) e una TMC (temperatura media critica) a cui si rimanda: in generale la temperatura media di un terrario deve essere di 28- 32 °C di giorno e 22-26 °C di notte. Il calore potrà essere fornito mediante resistenze (es. acquari) o apposite lampadine a incandescenza (che vanno sempre protette: i rettili non percepiscono subito le ustioni!).
Umidità: Per la maggior parte dei rettili varia tra 30 e 70%, tuttavia alcune specie tropicali richiedono un'umidità superiore (anche 80%). Può essere misurata tramite un apposito igrometro posto nel terrario, e variata o conservata mediante nebulizzatori o bacinelle d'acquaposte vicino alla fonte di calore: la condensa non dovrà però mai essere visibile sui vetri del terrario (nel caso deve essere regolata mediante l'applicazione di griglie di ventilazione).
Illuminazione: Il ciclo nictimerale, la qualità e l'intensità della luce variano molto a seconda delle specie in base alla loro provenienza geografica (si rimanda alle apposite tabelle): in generale i raggi ultravioletti (UVB) sono necessari solo nelle tartarughe, nelle lucertole e iguane e coccodrilli. Per quel che riguarda il letargo, non è obbligatorio per la sopravvivenza delle specie detenute opportunamente (anche se fortemente consigliato per le specie normalmente ibernanti, come le tartarughe mediterranee): è un metodo di difesa quando la temperatura scende al di sotto di 12-20 °C (a seconda della specie). Il rifugio del letargo dovrà avere una temperatura maggiore di 8°C (circa 10°C) e il risveglio ha luogo generalmente a febbraio o marzo.
Profilassi medica: sono consigliate visite periodiche, tampone orali e cloacali ed esami delle feci.